I ragazzi delle scuole toscane prendono la parola a Didacta Puglia
Gli studenti dell'ISIS Gobetti-Volta di Bagno a Ripoli (Firenze) sono stati mentor dei ragazzini della Primaria di Greve in Chianti (Firenze) per il progetto "Fai il tuo gioco" che hanno documentato nel libro che porta lo stesso titolo e che è stato pubblicato e presentato da SECOP edizioni nella cornice di Didacta Puglia, nel workshop "Dalla tradizione all'innovazione tecnologica passando per la PAROLA: scuole in dialogo tra novità editoriali e progetti formativi" (Padiglione Puglia, sala E2, ore 10:30).
Che succede se ti iscrivi a un workshop e quando entri in sala invece di un formatore adulto trovi un gruppo di studenti?
Forse in un primo momento rimani spiazzato. Ma poi quando ascolti dalla voce dei ragazzi il resoconto del progetto che hanno animato capisci che (sono parole dei ragazzi) "una cosa la impari per bene solo se la insegni". E infatti il workshop prevedeva il resoconto di un progetto di peer learning in cui gli studenti della Secondaria di secondo grado hanno insegnato ai bambini della Scuola Primaria come si programma un videogame.
Un videogame che partiva dalla biografia e arrivava fino ai Promessi sposi che ne erano i protagonisti.
Creare i personaggi, fare la sceneggiatura, impostare le animazioni e capire per bene che è possibile imparare giocando, naturalmente tra pari.
In una sala piena di insegnanti che prendevano dalle loro labbra i ragazzi delle due scuole hanno animato un workshop in cui spiegavano come riprodurre la stessa esperienza in altre scuole.
Più volte interrotti dagli applausi hanno saputo esporre con sicurezza e proprietà di linguaggio dimostrando, se ce ne fosse bisogno, che la peer education ti aiuta a costruire anche competenze relazionionali e comunicative.
Alla fine del workshop numerosi dei presenti hanno fatto i complimenti anche alle insegnanti che hanno condotto il progetto (Lorella Rotondi, Elisabetta Cosi, Patrizia Moroni) e che hanno accompagnato gli studenti dalla Toscana alla Puglia.
Chissà che l'esperienza Toscana non diventi anche una pratica pugliese. I contatti sono stati scambiati, il libro è un vero e proprio manuale e l'entusiasmo non manca.
Didacta è anche questo, una preziosa occasione per scambiarsi buone pratiche e creare sinergie.